Mutui ungheresi, quasi dei “subprime”

Luglio

9

by Claudia Segre // in

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Borse europee affondate dalle banche e Bund ai massimi storici, i mercati  sembrano prezzare una maggiore avversione al rischio con Vix in rialzo dai minimi ma il BTP a 10 anni resta sotto il 3%, al 2.80% .

Se le Toshin ,le assicurazioni e i pension funds giapponesi comprano assets esteri in un crescendo impressionante invece gli investitori europei ed Usa son spaventati dalle questioni geopolitiche mediorientali e dall’inattesa “questione ungherese”.

L’annuncio della Banca austriaca Erste di perdite superiori a 1.5 mld eur dovute alla necessita’ di aumentare le coperture su non performing loans per allinearsi alle prescrizioni inserite negli stress test BCE.Dietro a questa situazione riemerge lo spettro dei mutui ungheresi e un intervento del Governo ungherese che ne ha favorito il concambio dall’esposizione in valuta estera direttamente nel forint ungherese.

Il listino austriaco e’ sceso di un 3% ed a seguire Raiffeisen Bank e Unicredit hanno iniziato ad accusare il colpo.Immediatamente e’ stato lanciato un alert sugli stress test bancari dalla Berenberg Bank e banche anglosassoni hanno peggiorato i target price sulla Erste Bank e non solo.

La votazione che lo scorso venerdi’ ha permesso il varo del provvedimento di rimborso ai mutuatari che abbiano subito tassi sfavorevoli ha scatenato una ridda di ipotesi sulle necessarie iniezioni di liquidita’ da parte delle banche estere che dominano il sistema bancario ungherese e sull’aderenza di tali misure ai trattati europei.

Buona parte di questi prestiti sui quali si era gia’ scritto tre anni fa son perlopiu’ denominati in franchi svizzeri ed euro. La conversione one off nella divisa domestica produrra’ una domanda netta delle divise estere per effetto dello smontaggio sulle coperture valutarie da parte delle banche coinvolte. Attualmente si parla di 12 mld di euro , dei quali 80% emessi nella divisa elvetica. Il totale nel 2011 era di 18 mld eur e l’accellerazione imposta dal Governo per chiudere la questione entro fine anno appare evidentemente legata alle prossime elezioni municipali di Ottobre. Dopo la vittoria alle politiche e alle europee il Partito di destra Fidesz del primo Ministro Orban vuole chiudere la partita con una piena vittoria consacrando cosi’ la politica ad una svolta nazionalista molto criticata in ambito UE.  Il modello ungherese di Orban lo ha visto cavalcare la crisi in aperta violazione dei diritti civili ma anche ottenere accordi economici importanti con Cina e Russia, e stabilizzare un Paese preda di una grave crisi economica voltando le spalle al FMI. Resta paradossale lo schema di “salvataggio” messo a punto a favore di quegli investitori ungheresi che se avevano scelto un mutuo in divisa estera lo avevano fatto perche’ non credevano nel fiorino ora son ” invitati” alla conversione. Questo tipo di intervento governativo diventa cosi’ un monito alle banche estere operanti in Paesi ove gia’ la negazione dell’indipendenza della banca  centrale doveva essere un chiaro monito!

About the author, Claudia Segre

As a financial expert, author, speaker, and the president of Global Thinking Foundation, Claudia Segre believes the only way to build a brighter, more prosperous future is to invest in the financial education of all women and girls.

She uses her platform to fight economic violence, accelerate financial inclusion for women, support female entrepreneurs, and promote the role of fintech in closing the gender gap.

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