Banche Europee sotto esame

Novembre

15

by Claudia Segre // in

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Il braccio di ferro che negli ultimi mesi ha visto i titoli subordinati bancari overperformare i titoli senior bancari secured e’ ora messo alla prova dei risultati degli stress test dell’EBA che seguiranno all’AQR Asset Quality Review della BCE e dell’approvazione della Direttiva europea detta RRD (Recovery & Resolution Directive ), che tratta della revisione del regime di Risanamento e Risoluzione,  e quindi della  responsabilita’ solidale dei creditori di fronte alle difficolta’ economiche di un emittente bancario. In quest’ultimo caso l’obiettivo evidente e’ di avere una legislazione comune e condivisa che portera’ all’implementazione delle norme sul bail in per le obbligazioni senior entro il 2015 in tutti i Paesi europei, alla luce poi dei casi gia’ visti con la nazionalizzazione a sorpresa della  SNS, il gruppo bancario assicurativo olandese,  e delle misure che si son rese necessarie durante la crisi cipriota.

Questi eventi vanno di pari passo con l’accordo sull’Unione Bancaria che affidera’ alla BCE la responsabilita’ per la Vigilanza sulle Banche UE e che recentemente e’ stato oggetto di una proposta tedesca di CDU e SPD, i Partiti della rinnovata grande coalizione di Governo. La proposta che sara’ discussa a breve in ambito Ecofin salvaguarda i fondi dell’Esm che non potranno essere utilizzati per liquidare gli istituti e sposta dalla Commissione Europea ai Ministri delle Finanze europei la responsabilita’ finale di far chiudere una banca in fallimento. Il processo di integrazione del sistema bancario europeo non puo’ attendere oltre e per dare un definitivo avvio alla sua fase di realizzazione , prevista per la fine del prossimo anno, ecco che il Governatore Draghi qualche giorno fa ha convocato le delegazioni delle banche per ridefinire le tappe di un processo di verifica che passando per AQR e stress test si completera’ con una valutazione puntuale del rischio per ogni istituto incentrata su analisi della liquidita’ e della leva finanziaria. Questo programma di verifica a piu’ livelli della BCE terminera’ il prossimo novembre e  dara’ inoltre indicazioni sulla capacita’ delle banche europee di resistenza ad una modifica dello scenario dei tassi o di altri scenari avversi possibili.

Parte dell’impatto tra AQR e RRD sembra gia’ essere stato assorbito dai senior bancari ed e’ per questo che si e’ visto tornare un timido interesse recentemente ma resta l’incognita per quelle banche italiane ed europee che son a rischio nei prossimi stress test, che saranno fatti sui bilanci 2013. Gli ultimi dati della Banca d’Italia stimano in 1,2 miliardi il fabbisogno di capitale complessivo delle 15 banche italiane sottoposte all’Asset Quality Review della Banca centrale europea necessario per centrare la soglia dell’8% del Core Tier 1, un dato inferiore alle aspettative. Certamente lo spread tra i titoli governativi e quelli bancari senior secured italiani resta ampio e su una distribuzione piuttosto copiosa rispetto al resto delle banche europee che in questo segmento hanno emesso decisamente di meno. Ancora una volta sara’ la capacita’ del management e la governance interna a poter fare la differenza rivedendo il modello di banca con maggiore lungimiranza e non con una prospettiva  semplicisticamente “al 2015”, in attesa che qualcuno faccia la prima mossa per misure di piu’ lungo termine che potrebbero dare maggiore respiro ai piani di ristrutturazione delle attivita’ e dei servizi bancari, nonche’ raccogliere maggiori consensi soprattutto da parte di investitori stranieri a mitigare la volatilita’ alla quale andremo incontro su questo segmento sino a tutto il primo semestre 2014.

About the author, Claudia Segre

As a financial expert, author, speaker, and the president of Global Thinking Foundation, Claudia Segre believes the only way to build a brighter, more prosperous future is to invest in the financial education of all women and girls.

She uses her platform to fight economic violence, accelerate financial inclusion for women, support female entrepreneurs, and promote the role of fintech in closing the gender gap.

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