La Banca Mondiale Cinese e i mercati cinesi a portata del Sistema Italia

Aprile

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Dopo 5 anni di attesa e gli inutili interventi del Presidente dell’FMI Christine Lagarde che a più riprese ha sollecitato gli Usa a ratificare l’adeguamento del peso dei BRICS nelle istituzioni multilaterali , la nuova infrastruttura alternativa al FMI e Banca Mondiale è pronta al varo.

Nell’anno dell’atteso sorpasso dell’economia cinese su quella americana e con i BRICS che ormai rappresentano più di un quarto dell’economia mondiale il tempo della pazienza si è esaurito. La governance sino ad ora influenzata con un divario di voti evidenti dagli americani, e solo in minima parte dagli europei , vede la nascita di nuove istituzioni multilaterali che son state istituite nello storico incontro di Fortaleza dello scorso Luglio. Le rappresentanze dei 5 Paesi BRICS guideranno a turno i due primi organismi neonati , che avranno sede a Shanghai, e poi son previste aperture importanti ai partner europei in via di definizione e che si concretizzeranno in un terzo organismo la AIIB , Asia Investment Infrastructure Bank.

Il Contingency Reserve Arrangement, CRA , raccoglierà tutti gli accordi bilaterali per l’istituzione di un fondo basato su una quota delle riserve valutarie tra i cinque BRICS e servirà come forza di intervento in caso di attacchi valutari. Con un capitale iniziale di 100 mld di dollari Usa e’ chiaro l’obiettivo dopo anni di accuse e di “currency wars” che anche in questa fase di dollaro forte mettono sotto pressione le divise emergenti.
La nuova Banca Mondiale dei BRICS o BRICS Development Bank , sarà guidata da un primo Presidente indiano, mentre il Consiglio di Amministrazione sarà a guida brasiliana. Il capitale sottoscritto iniziale sarà di 50 mld di USD.La sua attività si concentrerà sui BRICS e altri Paesi emergenti spesso discriminati o sottoposti a gravose e rigide condizionalità dagli altri enti multilaterali.

La scadenza ultima per raccogliere le adesioni all’AIIB era il 31 Marzo ed al 20 Marzo avevano già aderito Francia , Germania, Inghilterra, Svizzera , e Italia. Ed anche il Lussemburgo era in attesa di votare l’adesione. Raggiungendo così il numero di 27 Paesi fondatori e prospettando un avvio dell’operatività da fine anno. La AIIB si concentrerà sul continente asiatico in un momento in cui i mercati europei ed asiatici son al centro delle strategie di allocazione finanziaria dei portafogli dei grandi fondi e che l’Asia rappresenta un’area di stabilità politica economica fuori dai guai causati dall’IS in Medio oriente e il conseguente contagio di problemi geopolitici causati dal dilagare del terrorismo islamico. Nonché’ favorita dai bassi prezzi del petrolio .

E’ indubbio che ad oggi i “salvataggi” dei Paesi in difficoltà erano ancorati ad un monopolio gestito dal FMI in termini di pricing e di condizioni da imporsi e che negli anni hanno portato a errori clamorosi come nel caso dell’Argentina ed all’aggravarsi di situazioni economiche di molti Paesi come l’Ecuador che le hanno dovute accettare . Mentre chi come la Malesia non le accettò ebbe ragione a difendersi proteggendo il sistema interno altrimenti durante a crisi asiatica del 1998.Similarmente anche i progetti di finanziamento infrastrutturale nei Paesi emergenti della Banca Mondiale son sempre stati influenzati dalle mire politiche americane tanto che ad oggi la Cina finanzia il continente africano con somme rilevanti e ben piu’ elevate della World Bank stessa.
Inoltre gli accordi già vigenti tra Cina e Russia , tanto contestati dagli Usa , proseguono al difuori di questo progetto e indipendentemente. Quindi l’aver invitato gli europei a stringere le maglie delle opportunità d’investimento infrastrutturale tra i due continenti è assolutamente un’opportunità da non perdere . E partecipare sia agli organismi a gestione americana che a quelli gestiti paritariamente da tutti i BRICS e i soci fondatori è in linea con un ideale di partecipazione globale agli scenari economico finanziari senza “padroni unici”.

Gli USA hanno aspramente criticato l’iniziativa e non si comprende perché’ non abbiamo mostrato invece un interesse ad aderirvi verso una multipolarità condivisa degli enti multilaterali come assicurato dal Presidente cinese e supportato dal Presidente dell’OCSE Gurria. D’altronde come ricordato dal Ministro delle Finanze cinese Lou anche nel passato la nascita di organismi regionali come l’Asian Development Bank e l’European Bank for Recostruction & Development ha rafforzato la presenza delle banche multilaterali migliorando la capillarità dell’azione e supportando l’economia globale come fine ultimo. Per l’Italia sedere a un tavolo così prestigioso e rappresentativo di un potere economico ampio offre l’opportunità di rafforzare gli investimenti in Asia e rafforzare la relazione commerciale con la Cina in un momento di grande rinnovamento del modello economico cinese e sempre lungo quella “via della seta” tanto cara a Padre Matteo Ricci.

About the author, Claudia Segre

As a financial expert, author, speaker, and the president of Global Thinking Foundation, Claudia Segre believes the only way to build a brighter, more prosperous future is to invest in the financial education of all women and girls.

She uses her platform to fight economic violence, accelerate financial inclusion for women, support female entrepreneurs, and promote the role of fintech in closing the gender gap.

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